Interreg. Nuove risorse per rilanciare la collaborazione transfrontaliera

 Ieri, mercoledì 2 dicembre, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno trovato un accordo politico sul programma Interreg. Nei prossimi sette anni saranno così messi a disposizione otto miliardi di euro per la collaborazione transfrontaliera e transnazionale tra le regioni europee. Per la nostra regione si tratta di una notizia particolarmente positiva. Il Sudtirolo beneficia infatti di questi fondi attraverso il programma di cooperazione Interreg Italia-Austria, Interreg Italia-Svizzera e il programma transnazionale per lo spazio alpino. 

“Interreg svolge un ruolo importante per il miglioramento delle condizioni di vita nei territori di confine. Obiettivo di questo progetto non è solo eliminare le barriere, ma anche avvicinare le persone”, afferma l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, che ha seguito il dossier nella commissione per lo sviluppo regionale. 

Con le nuove regole ci sarà meno burocrazia e la collaborazione tra entità territoriali diventerà quindi più semplice. Il 20 per cento dei contributi sarà direttamente dedicato a progetti e collaborazioni di piccole dimensioni. L’accento verrà posto sui temi legati alla protezione del clima, alla salute e al sociale.
Secondo Dorfmann, la pandemia ha messo in luce i limiti della cooperazione in materia di salute tra i territori di frontiera. Per questo il nuovo programma Interreg prevede una quota obbligatoria di investimenti legati alla collaborazione sanitaria a livello transfrontaliero. Tuttavia ci sono purtroppo anche delle cattive notizie. Nonostante la necessità di rafforzare questo tipo di collaborazione, s’è dovuto accettare un taglio di due milioni di euro rispetto all’attuale programmazione. Nonostante il Parlamento europeo abbia lavorato per scongiurare questo scenario, gli stati membri si sono messi di traverso e hanno preteso un calo delle risorse. Tuttavia, resta ancora la speranza che il fondo per la ripresa, il cosiddetto Recovery Fund, indirizzi fondi aggiuntivi a favore della collaborazione transfrontaliera. Si tratta di un obiettivo prioritario, perché contribuisce al rafforzamento dell’unità europea. 

pubblicato il 03.12.2020
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