“No” del PPE alle proposte dalla Commissione su pesticidi e ripristino della natura. Dorfmann: “Rimettere l’agricoltura al centro”

Si è discusso anche di agricoltura durante l’assemblea politica del Partito Popolare Europeo (PPE), riunitasi a Monaco il 4 e 5 maggio. Durante questo importante momento d’incontro delle forze politiche del centrodestra europeo, l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann ha svolto un ruolo centrale nella stesura di un documento che delinea la visione del PPE per l’agricoltura in Europa.

Dorfmann, che è responsabile della politica agricola nel PPE, ha preso la parola in assemblea, invitando il suo gruppo politico a rigettare le proposte della Commissione europea sull’uso sostenibile dei pesticidi e sul ripristino della natura. “La pandemia e la guerra in Ucraina ci hanno ricordato l’importanza strategica della politica agroalimentare. Un’agricoltura forte è essenziale per una filiera agroalimentare funzionante, nell’interesse di tutti. Il nostro partito è e continuerà a essere portavoce degli agricoltori europei e delle comunità rurali”.

“La politica europea deve supportare un’agricoltura forte e produttiva. Il PPE è a favore di un’agricoltura sostenibile e anche della riduzione del ricorso alla chimica. Respingiamo però l’attuale proposta della Commissione europea sull’uso sostenibile dei prodotti antiparassitari. Essa mette in pericolo il ruolo strategico dell’agricoltura europea, perché non offre valide alternative ai fitosanitari e, in questo modo, rischia di spostare la produzione al di fuori del nostro continente”. Così Dorfmann spiega la decisione, presa a Monaco dal PPE, di rifiutare ufficialmente la proposta della Commissione europea in materia.    

Un discorso analogo vale per la scelta del PPE di rigettare - sempre nel documento in cui ribadisce la sua visione per l’agricoltura in Europa - la proposta della Commissione di una normativa sul ripristino della natura. “Si tratta di una legge che vuole imporre agli agricoltori di abbandonare il 10 per cento della superficie agricola. È un’iniziativa fuori luogo, soprattutto in questo momento. L’idea che le nostre terre debbano tornare allo stato in cui erano negli anni Cinquanta è totalmente anacronista. Lavorare la terra in maniera sostenibile è ben diverso dall’abbandonarla”. Con queste parole Dorfmann spiega la decisione del PPE di opporsi all’iniziativa della Commissione.

L’europarlamentare sudtirolese ribadisce l’importanza di trovare soluzioni razionali ed efficaci. A questo proposito, sprona la Commissione ad accelerale sulle tecnologie di evoluzione assistita (TEA), tecniche di coltura capaci di conciliare innovazione e sostenibilità, e sulla gestione dei grandi carnivori, che rappresentano una minaccia sempre più grande per le zone rurali. “Noi del PPE sosteniamo un approccio pragmatico e innovativo su questi temi. Non possiamo far fronte alle nuove sfide con idee e soluzioni logore”, conclude Dorfmann. 

Veröffentlicht am 05.05.2023
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